Biodegradabile vs compostabile: la differenza?

I termini “biodegradabile” e “compostabile” sono ovunque, ma sono spesso usati in modo intercambiabile, errato o fuorviante, aggiungendo uno strato di incertezza a chiunque cerchi di fare acquisti in modo sostenibile.

Per fare scelte veramente rispettose del pianeta, è importante capire cosa significano biodegradabile e compostabile, cosa non significano e in cosa differiscono.

Definizione di biodegradabile

Il termine biodegradabile si riferisce a qualsiasi materiale che può essere scomposto da microrganismi (come batteri e funghi) e assimilato nell’ambiente naturale. La biodegradazione è un processo naturale; quando un oggetto si degrada, la sua composizione originale si degrada in componenti semplici come biomassa, anidride carbonica, acqua. Questo processo può avvenire con o senza ossigeno, ma richiede meno tempo quando è presente ossigeno, come quando un mucchio di foglie nel tuo giardino si decompone nel corso di una stagione.

La biodegradazione può richiedere da pochi giorni (per scarti vegetali) a 500 o più anni (per un sacchetto di plastica).

Tempistiche per biodegradazione di articoli per la casa
Oggetto	Tempo
Verdure	5 giorni- 1 mese
Carta	2 – 5 mesi
T-shirt di cotone	6 mesi
Foglie	1 anno
Tessuti di Nylon	30 – 40 anni
Lattine in alluminio	80 – 100 anni
Tazze di polistirolo	500+ anni
Busta di plastica	500+ anni

Il tempo necessario per biodegradarsi dipende sia dalla composizione chimica dell’oggetto che dal modo in cui viene conservato. Variabili come la temperatura e la presenza di acqua, luce e ossigeno influenzano la velocità di degradazione. La maggior parte delle discariche ha così poca luce, aria e umidità che il processo di biodegradazione è notevolmente rallentato.

Bucce di verdure, gusci d’uovo, carta e rifiuti del giardino sono tutti facilmente biodegradabili. Quando vengono scartati, questi elementi si decompongono in un periodo di tempo relativamente breve, quindi possono essere assimilati nell’ambiente naturale. Anche alcuni articoli commerciali come i lavapiatti in cocco rientrano in questa categoria. In confronto, materiali come il polistirolo, la plastica e l’alluminio sono generalmente considerati non biodegradabili a causa del tempo che impiegano a degradarsi.

Capire se un oggetto è effettivamente biodegradabile può essere difficile, soprattutto quando si valutano oggetti che di solito non sono realizzati con materiali biodegradabili, come custodie per telefoni cellulari o borse. La Federal Trade Commission (FTC) e vari certificatori di terze parti hanno adottato misure per monitorare l’etichettatura dei prodotti come biodegradabili. Quindi, se stai cercando di determinare se qualcosa è biodegradabile, controlla la confezione e non esitare a contattare l’azienda per porre domande.

Detto questo, la maggior parte dei prodotti di consumo “biodegradabili” non si assimilerà effettivamente alla terra attraverso la biodegradazione naturale. Per biodegradarsi, hanno bisogno di un insieme specifico di condizioni create attraverso il processo di compostaggio.

Definizione di Compostabile

Il termine compostabile si riferisce a un prodotto o materiale che può biodegradarsi in circostanze specifiche e determinate dall’uomo. A differenza della biodegradazione, che è un processo del tutto naturale, il compostaggio richiede l’intervento dell’uomo.

Durante il compostaggio, i microrganismi abbattono la materia organica con l’aiuto dell’uomo, che fornisce l’acqua, l’ossigeno e la materia organica necessari per ottimizzare le condizioni. Il processo di compostaggio richiede generalmente da pochi mesi a uno o tre anni. La tempistica è influenzata da variabili come ossigeno, acqua, luce e il tipo di ambiente di compostaggio. Esistono due tipi principali di compostaggio:

• Compostaggio residenziale. Il compostaggio residenziale comporta la raccolta degli avanzi di cibo in un bidone o un mucchio, combinandoli con i rifiuti del giardino e rivoltando periodicamente la miscela per favorirne la scomposizione in materia organica più elementare. Per questo motivo, non sarai in grado di abbattere cose come carne, formaggio e pesce in un bidone residenziale: semplicemente non ci sarà abbastanza calore prodotto.
• Compostaggio commerciale. Il compostaggio commerciale, o industriale, comporta lo screening e lo smistamento dei materiali in organici e inorganici, scomponendoli con cippatrici e trituratori e creando condizioni ottimali di umidità, temperatura e ossigeno. Di conseguenza, i compositori commerciali sono in grado di abbattere prodotti più complessi rispetto ai compositori domestici.

Se stai pensando di acquistare un prodotto che dichiara di essere compostabile, assicurati di leggere l’etichetta. Come per gli articoli biodegradabili, l’etichettatura dei materiali compostabili è regolata dalla FTC e da certificatori di terze parti. Dovrai scoprire se il prodotto può essere compostato in un bidone del cortile o richiederà compostaggio commerciale. Non tutte le città offrono compostaggio commerciale, e tu non vuoi scegliere un prodotto compostabile solo per scoprire che non puoi effettivamente compostarlo.

Plastiche biodegradabili e compostabili

Se di recente hai acquistato una custodia per telefono, una tazza da viaggio o una borsa della spesa riutilizzabile, potresti aver incontrato plastica biodegradabile e compostabile, nota anche come bioplastica. Molti ristoranti stanno persino passando alla bioplastica per contenitori, utensili e tazze da asporto. Questi articoli sono in genere realizzati con materiali come amido di mais, cellulosa e soia. Se adeguatamente compostati, si scompongono in anidride carbonica, biomassa e acqua non tossici

Tuttavia, solo perché una plastica è biodegradabile o compostabile non significa che si degraderà in qualsiasi condizione o che sia veramente ecologica. Considera i pro e i contro delle plastiche compostabili prima di effettuare il tuo prossimo acquisto.

Pro delle plastiche biodegradabili e compostabili

• A differenza della plastica convenzionale a base di petrolio, le bioplastiche sono di origine vegetale.
• La produzione di bioplastica può avere un’impronta di carbonio inferiore rispetto alla plastica tradizionale (ma ci sono molte variabili e incertezze) .

Contro della plastica biodegradabile e compostabile

• La demolizione delle bioplastiche richiede un calore intenso disponibile solo negli impianti di compostaggio industriale. In un cumulo di compost domestico (o in una discarica), impiegano molto tempo per decomporsi.
• Le bioplastiche non affrontano il problema delle plastiche marine, poiché non si biodegradano rapidamente in acqua.
• Le bioplastiche non possono essere mescolate con plastiche riciclabili; devono essere riciclati in flussi separati.

Scegliere prodotti Biodegradabili vs. Compostabili

Se stai cercando di ridurre il tuo impatto ambientale, gli articoli compostabili sono una buona opzione. Compostare un oggetto significa che non finirà in una discarica e, se compostate a casa, potete usare quella materia organica per aiutare il vostro orto (o quello del vostro vicino) a crescere. Inoltre, l’etichettatura dei prodotti compostabili è spesso più semplice, quindi puoi essere certo di scegliere un prodotto più ecologico.

Detto questo, i prodotti compostabili richiedono determinate condizioni per essere scomposti, quindi è importante impegnarsi effettivamente a compostare quegli articoli, piuttosto che inviarli a una discarica. Inoltre, se un articolo viene identificato come compostabile incommercio, assicurati di avere accesso a una struttura in grado di gestire i rifiuti. Le bioplastiche sono in qualche modo un miglioramento rispetto alle plastiche convenzionali, ma possono comunque avere un impatto negativo sull’ambiente se vengono smaltite in modo improprio. Come sempre, l’opzione migliore è ridurre i consumi, riutilizzare ciò che già hai ed evitare il più possibile i prodotti monouso.